13 Luglio 2010
ANCHE TANTI AGRICOLTORI DELLA COLDIRETTI TERNI, HANNO PARTECIPATO ALLA MOBILITAZIONE

Anche tanti agricoltori della Coldiretti Terni hanno contribuito al successo dei presidi al Brennero e presso il porto di Ancona, che hanno caratterizzato la mobilitazione della Coldiretti contro il falso Made in Italy.
Un mobilitazione - spiega Massimo Manni presidente Coldiretti Terni - per difendere il Made in Italy a tavola dagli inganni e dalle contraffazioni che costano all’agroalimentare nazionale 60 miliardi di euro, persi tra Italia e estero.
La diffusione della contraffazione è favorita - sottolinea Manni - dalla mancanza di chiarezza a livello nazionale e comunitario dove non è ancora obbligatorio indicare per tutti i prodotti la provenienza della materia prima in etichetta. Il risultato è che - continua Manni - due prosciutti su tre venduti come italiani sono provenienti da maiali allevati all’estero, tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro  sono stranieri senza indicazione in etichetta, oltre un terzo della pasta ottenuta da grano che non è stato coltivato in Italia all’insaputa dei consumatori, e la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere, come ha confermato il recente allarme per la mozzarella blu. Per questo - conclude Manni - va sostenuta in Parlamento l’approvazione del disegno di legge sull’etichettatura obbligatoria di origine degli alimenti che al Senato è già stato ampiamente condiviso sia in commissione Agricoltura che in Aula.
Anche per ribadire la sicurezza e la qualità delle produzioni locali, garantendo un giusto reddito agli agricoltori, Coldiretti è sempre più impegnata nel progetto “per una filiera agricola tutta italiana” che ha nella vendita diretta e nei Mercati di Campagna Amica dei veri punti di forza.
Proprio in quest’ambito prosegue l’impegno della Coldiretti Terni in tutta la provincia, dove i Mercati stanno riscuotendo il favore dei cittadini-consumatori, come dimostrano le ultime iniziative di successo presso la Cascata delle Marmore e a Narni, con una gran richiesta di prodotti sani, tracciati, di qualità e soprattutto legati ai nostri territori.